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domenica 31 ottobre 2010

Crisi, ecco le imprenditrici che l’hanno sfidata e vinta

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Donne e crisi
Crisi, ecco le imprenditrici che l’hanno sfidata e vinta      
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Cagli (Pesaro Urbino) - Pasti biologici per l’infanzia, un centro studi per ragazzi, rifiniture per scafi nautici, autodemolizioni ecocompatibili, meccaniche di precisione per armi, restauri certificati di qualità, tendaggi da esportazione, fotovoltaico. Sono tante le strade che alcune donne imprenditrici della provincia di Pesaro e Urbino hanno percorso con coraggio per affrontare la crisi. Storie di donne che hanno resistito alla recessione e che hanno saputo reinventarsi attraverso fantasia, abilità e tenacia, nuovi mestieri, specializzazioni e settori produttivi inesplorati o quasi. Esperienze di imprese raccontate in un video dal titolo “Donne&Crisi, Dieci ricette per sopravvivere” realizzato per CNA Impresa Donna di Pesaro e Urbino da Cristina Ortolani. Un filmato che racconta la storia di imprenditrici che da sole e senza aiuti di sorta hanno saputo crearsi in questi tempi difficili nuove opportunità di mercato. Il video ha aperto anche il convegno di Cagli che, sullo stesso titolo, ha chiamato a raccolta non solo quelle donne che hanno raccontato la loro storia imprenditoriale, ma anche altre imprenditrici ed il mondo delle istituzioni. “Donne&Crisi, dieci ricette per sopravvivere”, ha offerto esempi concreti di come giovani donne titolari d’azienda hanno saputo reagire. Come? “Soprattutto - dice Alessandra Benvenuti, responsabile provinciale di CNA Impresa donna - attraverso la ricerca di nuovi mercati e l’export puntando tutto sulla qualità, l’innovazione, nonché sull’originalità dell’idea. Ma le donne che ce l’hanno fatta da sole hanno avuto l’intuizione di puntare tutto sulla flessibilità, sulla creatività ma anche sulla specializzazione e la formazione ed anche sulla capacità di fare squadra. E poi nuovi filoni di intervento verso settori poco battuti fino ad ora dalla piccola impresa come la green economy, il biologico, la cultura”. “Si tratta di piccole ma significative testimonianze - ha detto Emilia Esposito, presidente di CNA Imprese Donna - di donne spesso impegnate su due fronti: l’impresa e la famiglia. Storie che ci consentono di guardare con più ottimismo al futuro, nonostante i numeri della crisi ci impongano ancora cautela e serie riflessioni sul come uscirne”.
All’incontro di Cagli erano presenti anche le istituzioni Camera di Commercio, Provincia e rappresentanti del mondo bancario.
Per il presidente della Camera di Commercio Drudi, “queste esperienze fanno ben sperare per il futuro che passa anche attraverso una necessaria valorizzazione delle produzioni di qualità e del territorio. Sul saper fare e sull’originalità delle produzioni bisogna investire per affrontare nuovi mercati”. Concetti ripresi in parte anche dal presidente della Provincia, Matteo Ricci che ha sottolineato l’importanza dell’ambiente e della green economy come settori strategici sui quali puntare nei prossimi anni”.
Ma avere buone idee a volte non basta. “Occorre - ha detto il segretario provinciale della CNA, Camilla Fabbri - maggiore sensibilità da parte del mondo bancario ad appoggiare nuovi progetti imprenditoriali. Quello di affiancare le imprese in questo momento, specie se condotte da donne, è un dovere non solo etico ma anche morale”.
A raccogliere l’invito della Fabbri anche il responsabile di FidImpresa Marche di Pesaro, Stefano Galli che ha ribadito la disponibilità del più grande Confidi regionale creato da CNA ad appoggiare le imprese femminili e quello di Mario Montesi, direttore della Bcc di Pergola che ha sottolineato la vicinanza dei piccoli istituti del territorio alle aziende con progetti innovativi.     
Redazione Fanoinforma.it

Flaminia, un pericolo da eliminare

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Flaminia, un pericolo da eliminare
Nei pressi di Foci di Cagli un tratto di scarpata rischia di franare sulla rete stradale
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Cagli Un tratto pericolante del muro di contenimento della scarpata, per il quale il consigliere comunale del Pdl Giuseppe Gambioli richiama l’attenzione dell’Amministrazione comunale affinchè intervenga per il consolidamento. Il punto in questione si trova lungo la vecchia Flaminia, in località Foci. Qui da tempo è stato transennato alla bella e meglio il muro di contenimento per un tratto di alcune decine di metri. Un intervento decisamente precario, eseguito con semplici assi di legno e però considerato insufficiente, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza della circolazione. Inoltre nel caso di maltempo, specialmente con forti piogge, potrebbe verificarsi uno smottamento o un movimento franoso ben più consistente, in grado di creare seri problemi ai veicoli in transito.

Di fronte a questa situazione e raccogliendo anche le preoccupazioni di quanti risiedono nella zona, Gambioli chiede al Comune di mettere in cantiere lavori di consolidamento che risolvano in maniera definitiva l’inconveniente.
g.b.,

Categorie e professionisti: “Cm indispensabile”

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Categorie e professionisti: “Cm indispensabile”
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Affermazioni demagogiche che appartengono alla prima Repubblica. Così Massimo Ciabocchi, presidente della Comunità Montana del Catria e del Nerone, archivia le affermazioni del consigliere provinciale dell’Udc, Marcello Mei, relative alla chiusura dell’ente montano. “A parte la questione “trombati” che non mi tocca mimamente – afferma Ciabocchi – in quanto mi sono dimesso da assessore alle finanze del comune di Cagli credo che Mei non conosca a fondo la nostra realtà ed i servizi erogati dalla Cm”. Ciabocchi precisa che l’ente è fondamentale per tutta una serie di servizi: da quelli in forma associata a quelli più specifici della montagna che le unioni dei comuni non potrebbero garantire. “Il nostro ente – continua Ciabocchi - sta ricevendo decine e decine di lettere da parte di associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali, liberi professionisti e cittadini, che manifestano “il loro sincero sostegno e apprezzamento per i servizi erogati dalla Cm” e che richiedono al presidente della giunta regionale di non privarli di tali e tanti servizi. Dall’ambito sociale ai servizi agricoltura e demanio, protezione civile, sportello Enel, servizi tecnico-urbanistici, catastali, tributari ed informatici, con oltre 2.500 cittadini serviti ogni anno, 1500 utenti della rete wireless di cui la comunità montana è proprietaria e grazie alla quale cittadini che vivono tra i monti possono navigare con internet e quindi avere le stesse opportunità di chi vive sulla costa o in centri metropolitani. L'aver anticipato i tempi costituendo servizi associati all'avanguardia (la posta certificata noi l'abbiamo da anni con la carta Raffaello)ha reso la comunità montana un’eccellenza a livello nazionale. Ne è chiara e tangibile dimostrazione la menzione speciale ricevuta dal ministro Brunetta per aver coniugato innovazione e servizi”.

venerdì 29 ottobre 2010

Una strategia globale per i danni dei cinghiali

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Una strategia globale per i danni dei cinghiali
Patto d’azione di Coldiretti e Comuni
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Cagli Risarcimento totale e immediato dei danni subiti e contenimento degli animali selvatici, poiché non è possibile che su un territorio montano dove dovrebbero esserci al massimo tre cinghiali per ettaro ne troviamo oggi un centinaio. Sono le proposte della Coldiretti Pesaro Urbino sottoscritte oggi dai sindaci dei Comuni della provincia pesarese presenti all’incontro promosso dalla Provincia, per trovare soluzioni al problema degli attacchi di cinghiali e lupi.

“I terreni agricoli di questa provincia sono diventati una Disneyland per animali selvatici, cacciatori e commercianti di carne di cinghiale in nero mentre gli imprenditori agricoli sono costretti a chiudere i battenti – ha esordito il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante –. Questo incontro è il nostro ultimo tentativo di coinvolgere una politica che è solidale a parole ma non nei fatti”. “Una politica che sta dimostrando tutta la sua debolezza, e non ci si venga a raccontare che il problema sono i tagli, visto che all’anno i danni all’agricoltura da selvatici costano oltre due milioni di euro – ha sottolineato Gianalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche -. E’ ora di affrontare il problema della gestione delle aree protette e di modificare concretamente la legge sulla caccia, non certo di emanare propri calendari venatori, come fatto dalla Provincia di Pesaro, che non risolvono il problema di una presenza di cinghiali che è superiore di trenta volte al massimo stabilito”.

All’iniziativa hanno preso parte una quindicina di sindaci del territorio, assieme ad altri esponenti del mondo istituzionale, tra cui il presidente della Provincia, Matteo Ricci, il quale ha riconosciuto la gravità del problema, chiedendo anch’egli una modifica legge regionale per garantire un indennizzo reale del danno subito. I sindaci dei comuni dell’interno, da Apecchio a Cagli, da Mercatello a Urbania, hanno denunciato come i problemi causati oggi all’agricoltura si riflettano su tutto l’indotto, con conseguenze per l’economia delle proprie zone, mentre l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pesaro, Gerardo Corraducci, ha avanzato la proposta di promuovere forme di assicurazione agevolata coinvolgendo i Consorzi di difesa.

"DALL'ALTRA PARTE"
Lunedì 1 novembre ha inizio la caccia al cinghiale, data destinata a cambiare, in peggio, la vita di molti “normali” cittadini: chi vive in campagna o in montagna, chi va a fare escursionismo o solo una passeggiata all’aria aperta, chi va in bicicletta, chi va a funghi, a tartufi, chi va a arrampicare e persino chi fa altro tipo di caccia, col proprio cane, per tradizione, e magari non spara neanche un colpo.

 
La caccia al cinghiale in braccata terrà in scacco i territori di mezza provincia per 3 lunghissimi mesi: diverse centinaia di persone armate di carabine potentissime saranno appostate ai quattro angoli delle vallate aspettando che i cani facciano correre verso di loro i cinghiali. Le carabine possono uccidere una persona a due chilometri di distanza: la maggior parte delle persone che ogni anno muore in Italia (mediamente 35-40) per la caccia sono il frutto di incidenti che avvengono proprio nella caccia al cinghiale.

Nella provincia di Pesaro e Urbino è già successo e si è trattato sempre di cacciatori, ma più volte è stata sfiorata anche la morte di persone comuni del tutto estranee a questo truce divertimento: solo negli ultimi anni a Isola del Piano un pallettone ha sfondato un’auto parcheggiata in paese e a San Lazzaro di Fossombrone un altro pallettone è entrato in una casa conficcandosi nel soffitto.

E’ stato chiesto al Presidente Ricci di prevedere nella pianificazione di questa attività una più ampia fascia di rispetto (almeno un km in linea d’aria) dai paesi, dalle case abitate e dai luoghi dove si svolge attività ludica o didattica, ma a quanto pare com’è triste tradizione, bisogna probabilmente aspettare la tragedia.

Non si vuole con ciò mettere in dubbio la necessità di controllare la popolazione di questo ungulato, consci del fatto che i danni che produce all’agricoltura sono notevoli: da questo punto di vista occorre tuttavia ricordare che i cacciatori di cinghiale hanno tutto l’interesse che il cinghiale ci sia e che sia numeroso.

Non sono quindi i cacciatori la soluzione del problema, avendo per altro loro stessi introdotto questa razza così prolifica e di così grosse dimensioni: la decisione di mantenere il sistema delle zone assegnate sempre alle stesse squadre mette queste ultime nella possibilità di compiere nuove illegali introduzioni (e di alimentarle come fosse un allevamento) nel caso in cui volessero aumentare il numero di capi da cacciare e uccidere.

Ci sono inoltre da rispettare habitat delicati, dove la braccata pone a rischio specie di interesse conservazionistico: in quei settori che sono più che altro montani e privi di coltivazioni agricole dovrebbe essere consentita solo la forma di caccia individuale o in girata.

Invece, al posto di nuovi urgenti limiti, il Presidente Ricci pare percorrere ancora una volta le orme del suo predecessore e ai cinghialai ha fatto un bel regalo: anche se il calendario venatorio riporta come giorni di caccia al cinghiale il mercoledì, il sabato e la domenica, il giorno di apertura è in via straordinaria il lunedì, in modo da coincidere con il giorno di festa. Grazie tante.

dall'associazione 'Lupus in Fabula'

mercoledì 27 ottobre 2010

ATLETIC CAGLI C5- PIOBBICO CALCETTO

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Ora
sabato 30 ottobre · 15.00 - 22.00

Luogo
 Palestra comunale PANICHI PIERETTI CAGLI(pu)

ATLETIC CAGLI C5- PIOBBICO CALCETTO


Maggiori informazioni
Giornata 6 campionato provinciale calcio a 5 serie d girone A
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Imprese e donne Modello anticrisi

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Imprese e donne Modello anticrisi
Cna Cagli
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Cagli Un numeroso pubblico “al femminile” ha partecipato all'incontro “Donne e crisi” promosso dalla Cna. Un'occasione per mostrare a tutta Italia come le imprenditrici associate alla Cna di Pesaro e Urbino abbiano saputo fronteggiare la crisi economica. “Nel Comune di Cagli ci sono circa 350 imprese artigiane dove lavorano oltre 600 addetti – ha affermato il sindaco Patrizio Catena – Esse forniscono un contributo importante all’occupazione ed alla tenuta del nostro sistema economico. Occorre lavorare tutti, amministratori, politici, forze economiche e sociali per costruire un progetto che faccia della nostra realtà un sistema territoriale sempre più integrato, capace di offrire a cittadini e imprese i servizi e le infrastrutture che servono per essere competitivi”. Il sindaco ha poi commentato come per le donne sia un momento ancora più difficile perché le imprenditrici hanno più ostacoli nell'ottenere credito dalle banche e nell'accedere a servizi fondamentali, come l'asilo nido. Una situazione ancora molto grave, che offre solo timidi segnali di ripresa, anche per il presidente della provincia Matteo Ricci che ha voluto rilanciare l'importanza di investire nel turismo e nella green economy.
i.o. ,

pallacanestro cagli

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Pallacanestro Cagli

Under 15
Pallacanestro Cagli - ASD Acqualagna 76-69
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Cagli:
Agostini 6, Mariano, Pupita 2, Guiducci 4, Giovanotti, Santi, Mosca 2, Ferri, Donnini 8, Mariotti 44, Baioni 4, Maggioli 6.

Acqualagna:
Beligni 7, Lecci 14, Mazzi, D'onofrio, Giommi, Remedia, Ciampiconi, Tommasoni 16, Dell'onte 16, Isidori 6, Picchi 11, Borghesi.

Esordio casalingo con vittoria per i ragazzi di coach Tonucci nel derby contro i cugini acqualagnesi; Non inganni il punteggio così ravvicinato!
Partita sempre in mano a Mariotti & C.. Al termine dei primi 30' 57-33, poi spazio nell'ultimo 4° alle "seconde linee", brava l'Acqualagna a realizzare ben 35 punti nell'ultimo periodo.

M.V.P Mariotti. Ottimo l'arbitraggio



Vittorio Pecorelli

“Anziani sì vecchi mai”

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“Anziani  sì vecchi mai”
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Cagli

Presentato il progetto “Anziani sì, vecchi mai”. Una strategia per invecchiarebene. Sono intervenuti i relatori Piero Benedetti, primario di Medicina dell'ospedale di Cagli e la dottoressa Raffaella Marocchini, psicologa-psicoterapeuta. Il progetto è stato finanziato con il contributo del cinque per mille destinato all’Associazione nazionale terza età attiva.

Incidente mortale a Cagli Con il camion giù per il viadotto

Ambulanza (fotofiocchi)

Incidente mortale a Cagli
Con il camion giù per il viadotto

É successo lunedì sera, circa 100 metri prima della galleria del Furlo. Per Michele Pierucci, 28 anni, originario di Fano ma residente a Pole di Acqualagna, non c'è stato niente da fare
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Cagli (Pesaro Urbino), 26 ottobre 2010 - Volo mortale, lunedì sera, dal viadotto della superstrada, circa 100 metri prima dell’entrata della galleria del Furlo, direzione Roma.

Un camion dotato di sola motrice, per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale, ha sfondato il guard rail ed è precipitato giù lungo il viadotto, per decine di metri. L’impatto è stato mortale per il conducente, Michele Pierucci, 28 anni, originario di Fano ma residente a Pole di Acqualagna .

Sul posto sono giunti i pompieri di Cagli e i mezzi di soccorso. I pompieri hanno potuto raggiungere il camion solo calandosi con delle corde.

L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 20 di ieri. Impossibile, al momento, capire il perché la motrice, a un certo punto, abbia sbandato e sia precipitata. In quel tratto di carreggiata sono in corso lavori.

domenica 24 ottobre 2010

Pizzeria 11 Sfilano le spose

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Pizzeria 11 Sfilano le spose
Stasera a Cagli
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Cagli Una domenica dedicata alla bellezza e al piacere degli occhi grazie alla sfilata di moda organizzata al Ristorante n.11 di Cagli.

Il locale è noto per la qualità della sua offerta ma anche per essere di proprietà di Fabrizio Ravanelli, notissimo campione bianconero che dà il nome anche alla pizza più gettonata del ristorante. Ravanelli, nato l’11 dicembre, abituato a giocare in 11 con indosso la maglia n. 11 non poteva che scegliere questo numero anche per il suo ristorante. Questa sera però più del calcio e dello sport conteranno fantasia e belleza.

Infatti alle 21.30, preceduta da uno stuzzicante aperitivo offerto dal ristorante, si aprirà la sfilata “Moda e sposa sotto le stelle”, arrivata alla sua seconda edizione. Come suggerisce il tema sul palco sfileranno le modelle in abito da sposa.

L’ingresso alla serata del Ristorante n. 11 è gratuito. Intratterrà gli ospiti dello spettacolo, conducendoli tra i segreti della bellezza e dell’eleganza Alessandro Mohorovic. g.b.

Cagli: 'Donne e crisi, dieci ricette per sopravvivere', convegno della Cna

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Cagli: 'Donne e crisi, dieci ricette per sopravvivere', convegno della Cna

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Donne&Crisi-Dieci Ricette per Sopravvivere: con questo titolo piuttosto esplicativo le imprenditrici della provincia proveranno a confrontarsi e scambiarsi opinioni su come fronteggiare l’attuale situazione economica e sui modi per uscirne. Sull’argomento CNA Impresa Donna ha organizzato un convegno che si terrà lunedì 25 ottobre con inizio alle ore 20.30 a Cagli nel Salone degli Stemmi.


Dopo Capitane coraggiose, Donne&Crisi prova a fare il punto sulla crisi dal particolare punto di osservazioni delle titolari di impresa questa volta affiancate da giovani Imprenditrici nello sforzo di individuare spazi di intervento e possibilità di azione, a partire da alcune testimonianze di persone che, senza facile ottimismo ma con grande consapevolezza hanno cercato di leggere nella difficoltà un’occasione per progredire, migliorare, crescere. Il convegno sarà l’occasione per individuare strategie e stimolare amministratori locali e nazionali al fine di elaborare politiche a favore delle piccole e medie imprese.

Le imprenditrici della CNA intendono riflettere sulla situazione reale che i piccoli imprenditori vivono quotidianamente con l’obiettivo di offrire esempi di strategie adottate da coloro che hanno saputo fronteggiare questo momento di difficoltà. Fondamentale in proposito, la fase di raccolta delle testimonianze di imprenditrici e giovani imprenditori, probabilmente tra i segmenti maggiormente toccati dalla situazione che stiamo attraversando. Le loro parole, e gli spunti che ne emergeranno, saranno il filo conduttore di un filmato (realizzato da Cristina Ortolani) e dell’intera iniziativa, nel tentativo di offrire uno spaccato della realtà il più possibile concreto.

Dopo i saluti di Giorgio Aguzzi presidente provinciale e vicepresidente nazionale della CNA e del sindaco di Cagli, Patrizio Catena seguirà la proiezione del videorealizzato da Cristina Ortolani. Seguiranno un dibattito con gli interventi di Matteo Ricci presidente Provincia di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi presidente Camera di Commercio di Pesaro, Stefano Galli, direttore di sede Fidimpresa Marche, Mario Montesi, direttore Banca di Credito Cooperativo di Pergola ed Emilia Esposito, presidente provinciale di CNA Impresa Donna. Modererà il dibattito Alessandra Benvenuti coordinatrice Cna Impresa Donna. Le conclusioni saranno affidate a Camilla Fabbri segretario CNA di Pesaro e Urbino.
da CNA

sabato 23 ottobre 2010

Una strada fatta solo di buche

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Una strada fatta solo di buche
Cagli
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Cagli Una strada piena di buche, che con la stagione invernale diventa ancor più pericolosa perchè la pioggia che le riempe non permette di valutare bene la profondità. Una strada di cui il Comune sembra disinteressarsi, come segnala Emilio Orazi che più di una volta si è rivolto a tecnici e assessori perchè via Giovanni Santi venga sottoposta alla necessaria manutenzione. Adesso Orazi si rivolge al sindaco Patrizio Catena. “Non è possibile che io e la mia famiglia - sottolinea - dobbiamo sopportare una situazione di disagio così pesante, a causa della trascuratezza del Comune che al contrario dovrebbe preoccuparsi di curare la viabilità cittadina, sotto ogni punto di vista. E’ un fatto inaccettabile, frutto di indifferenza, che dei seri amministratori non possono tollerare”.
g.b.,

venerdì 22 ottobre 2010

“Le Comunità montane sono solo carrozzoni”

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“Le Comunità montane sono solo carrozzoni”
Per Mei segretario provinciale Udc
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Cagli “Le preoccupazioni dei presidenti delle Comunità Montane di Cagli e delle altre cm sono decisamente fuori luogo”. Marcello Mei, consigliere e segretario provinciale dell'Udc attacca apertamente Massimo Ciabocchi e tutti gli altri presidenti delle Comunità montane che hanno sollevato le loro apprensioni sul futuro non più roseo dell'ente.

“Dopo un lungo dibattito tra le forze politiche in merito alla effettiva utilità delle comunità montane, già da oltre due anni era stata decretata la loro chiusura, o almeno una drastica riduzione dei numeri eliminando quelle palesemente non montane – ricorda Mei - Quello che era nato inizialmente come un ente di programmazione del territorio amministrato dai sindaci è stato poi nel tempo trasformato in un carrozzone nel quale hanno preso comodo posto vari esponenti politicamente targati ed in genere trombati alle varie elezioni. Su questi errori dovrebbero riflettere”. Nel mirino del segretario dell'Udc c'è soprattutto il fatto che l'ente non è mai stato eletto democraticamente attraverso il voto popolare e rappresenta quindi, a suo avviso, uno dei tanti sprechi della politica.

“E' fuor di dubbio che le comunità montane non hanno dato buona prova in questi decenni – conclude Mei -. E' ora di cambiare attraverso forme nuove come associazioni tra comuni e altro. Non è ammissibile che un ente amministrato da persone che non hanno una investitura popolare, visto che sono nominati e non eletti, continui a gestire risorse che andrebbero utilizzate meglio e con il controllo, anche elettorale, dei cittadini”.

Dichiarazioni che certamente provocheranno la reazione degli interessati e di quanti, in passato, hanno condotto battaglie memorabili sul fronte della funzione delle Comunità montane.
irene ottaviani,

mercoledì 20 ottobre 2010

Ciabocchi Presidente C. M. contro PD e Regione

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Ciabocchi Presidente C. M. contro PD e Regione
Autore: Mario Carnali
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CAGLI _ Ciabocchi, spara a zero su PD e Regione? Le difficoltà in cui si trovano le Comunità Montane, hanno spinto il Presidente della C. M. del Catria e nerone Massimo a fare alcune dichiarazioni. Ci ha rilasciato questa intervista. Da parte del Governo Centrale non si citano più le Comunità Montane, a livello di Regione Marche anche alla luce dei tagli che sta succedendo? 'Dal Governo – dichiara Ciabocchi - non ci aspettiamo più nulla dopo l’azzeramento del Fondo nazionale per la montagna, mentre dagli incontri che abbiamo avuto come Giunta dell’Uncem Regionale con l’Assessore Canzian e il Presidente Spacca sembrava che ci fosse un buon feeling e che si sarebbe trovata una soluzione alle problematiche finanziarie del 2010 e poi ci sarebbe stato un serio confronto sul futuro…' Invece? 'Dalla proposta di legge della Giunta Regionale concernente Assestamento di Bilancio 2010, gli unici contributi che sono previsti per le Comunità Montane sono 100.000,00 € per una comunità Montana che doveva esser già chiusa dal 31/12/2009, quella di Fossombrone e 83.000,00 € per la Comunità Montana di Novafeltria che addirittura non è più nella Regione Marche per sua volontà, mi sembra assurdo e poco corretto>. Quindi per le restanti 9 Comunità Montane della Regione non è previsto nessun contributo straordinario, ma come farete a gestire i bilanci? Le solite soluzioni all’Italiana?